La bellezza di Murano inizia al tempo dei romani fuggenti dalle invasioni barbariche. Passarono poche decine di anni e iniziò l’affascinante produzione del vetro. Prima di questo Murano esportava sale e pesche e solo successivamente scoprì il suo destino.
La prima testimonianza di un maestro del vetro risale all’anno 982, anche se ricerche archeologiche confermano che la produzione del vetro nella Laguna risalisse a molto tempo prima. Inizialmente la lavorazione del vetro veniva apprezzata per la produzione di specchi e bottiglie, solo successivamente la produzione si estese ad altri suppellettili e non solo. Oggi con il vetro di Murano si producono meravigliosi ed affascinanti lampadari, in qualsiasi stile, lampade da interno e da esterno ma ci sono anche plafoniere in vetro di Murano. Un prodotto che ha conquistato tutto il mondo.
Perché la lavorazione del vetro è sbocciata a Murano?
Sia Venezia che la sue isole sono state fondate da popoli in fuga, tra cui i romani. Furono loro a portare il vetro in laguna. Questo popolo conservava tra le mura di casa diversi prodotti in vetro, di uso religioso, domestico e decorativo. Insieme alla passione romana per il vetro si unì, successivamente, la capacità di lavorazione dello stesso portata dagli immigranti dell’Est in fuga dall’assedio di Costantinopoli. Fu così che Venezia e le sue isole conobbero il vetro e l’arte della lavorazione. Da qui in poi sarebbe stato qui il fulcro della lavorazione del vetro.
Con il trascorrere dei secoli l’importanza di Venezia e della sua arte si espansero sempre di più, oltre il Mediterraneo, arrivando in Oriente. Iniziarono degli intensi scambi commerciali che permisero al vetro lavorato in Laguna di essere sempre più ambito e desiderato in ogni angolo del mondo. Mentre il vetro di Venezia diventava sempre più importante la sua produzione si accentrava sempre di più nella sola isola di Murano, al fine di “liberare” la città dai laboratori e salvaguardarla da possibili incendi.